È del 2022 l’esibizione sul palco del Festival di Sanremo in cui Cosmo (ospite de La Rappresentante di Lista per serata dei duetti insieme a Margherita Vicario e Ginevra) lanciò il messaggio: “Stop greenwashing”, ovvero stop alle operazioni costruite per far sembrare green quello che invece green non è.
Smascherare le attività del cosiddetto “Ecologismo di facciata” è tra gli impegni di Ener2Crowd.com, la prima piattaforma in Italia di lending crowdfunding ambientale ed energetico, i cui fondatori si sono espressi duramente rispetto allo scandalo degli alberi fantasma: «Lo scandalo si sarebbe potuto evitare, così invece si rischia di gettare nel baratro del GreenWashing tutte le attività di riforestazione», sottolineano.
Lo scandalo è scoppiato con la diffusione della delibera 8/2023 della Corte dei Conti in merito ai 330 milioni di euro finanziati con i fondi del Pnrr per piantare 6,6 milioni di alberi tra il 2023 e il 2024 nelle nostre città metropolitane: Roma Capitale, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Catania, Messina e Palermo (e ben 1,65 milioni di alberi sarebbero dovuti essere stati piantati entro il 31 dicembre 2022, ma solo 5 città metropolitane sono riuscite ad essere performanti).
Ma se a Milano e a Firenze mancano addirittura gli spazi per piantumarli, la situzione non migliora nella maggior parte delle altre città, come a Messina, dove «non sussistono progetti in “essere”», o a Reggio Calabria in cui «l’area versa in stato di abbandono con gli alberi soffocati da piante infestanti».
Nella metropoli meneghina la gara è addirittura andata deserta, poiché «le prescrizioni ministeriali rendono irrealizzabile il progetto ammesso a finanziamento».
Bisogna fare attenzione però, il progetto finanziato è relativo alla forestazione urbana e non alla semina di nuovi, futuri, alberi: «Il punto è proprio su questo: il Pnrr chiede alberi, non semi. Una cosa è piantare un seme ed un’altra cosa è piantumare un’albero» ribadisce Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd nonché Chief Analyst del GreenVestingForum, il forum della finanza alternativa verde.
Sono anni che Ener2Crowd.com si batte per contrastare il preoccupante fenomeno del Greenwashing, partendo dalla posizione molto forte presa in relazione ai Mondiali di Calcio in Qatar, il quale aveva promesso zero emissioni di CO2 mentre invece ha generato 3,6 milioni di tonnellate di CO2.
E così, anche sul tema degli alberi fantasma, la giovane e brillante piattaforma italiana si era fatta sentire sin da subito, lanciando l’allarme in occasione del primo GreenVestingForum, anche in virtù del loro impegno in prima linea sui temi della riforestazione in cui investe già molto (in quanto anche società di benefit), verificando che gli alberi siano effettivamente piantati, che crescano e siano in buona salute.
«Proprio per questo ci siamo dotati di un comitato etico e per la riforestazione abbiamo scelto un partner di indubbia moralità quale ZeroCo2» mette in evidenza Niccolò Sovico, CEO, ideatore e co-fondatore insieme a Giorgio Mottironi, Sergio Pedolazzi e Paolo Baldinelli di Ener2Crowd.com.
L’impegno è anche in ambito finanziario: «Il portafoglio di investimento e risparmio green di Ener2Crowd è ad oggi l’unico in grado di garantire la veridicità di impatti ambientali» assicura Sovico.
Per riuscire in tutti i sui propositi, Ener2Crowd ha sviluppato una tecnologia in grado di monitorare e certificare le riduzioni di emissioni climalteranti che garantisca un mercato dei crediti di carbonio efficace e trasparente; una tecnologia presentata con grande successo anche oltreoceano in USA, grazie ad un’iniziativa dell’Istituto per il Commercio Estero (ICE) sotto l’indirizzo e vigilanza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
